Genitori sul piede di “guerra” per gli aumenti , ingiustificati secondo loro, dei servizi di mensa e trasporto dell’Istituto comprensivo di Paliano, come altrettanti in quelli della Tari, aggiungiamo noi.
La solita politica dei comunisti, quella di tartassare la gente anche con i servizi, che dovrebbero essere gratis, invece a Paliano, si scarica tutto sugli utenti anche in questo difficilissimo momento di vita, con operai precai e in cassa integrazione che non arriva.
“In questo momento di grande difficoltà si dovrebbero dare dei segnali di vicinanza agli utenti – scrivono con eleganza alcune mamme che ci hanno rimesso una missiva- che usufruiscono del servizio mensa e trasporto scolastico, invece nel nostro paese, a differenza dei paesi limitrofi tutto ciò non è avvenuto pertanto noi genitori dell’Istituto Comprensivo di Paliano ci siamo resi firmatari di una petizione indirizzata al Sindaco Domenico Alfieri e all’assessore Eleonora Campoli per chiedere un tavolo di confronto sugli aumenti e sulla retroattività delle tariffe relative al trasporto e refezione scolastica.
Detto ciò si puntualizza che aver firmato il modulo d’iscrizione dove si ipotizzava l’aumento delle tariffe non è una ragione legale per pretendere il pagamento degli aumenti in quanto avrebbero dovuto specificare la cifra esatta e la data dell’entrata in vigore”. Noi genitori – scrivono ancora- riteniamo incomprensibili gli aumenti visto il momento d’incertezza e difficoltà di molte famiglie dovuta all’emergenza sanitaria che ha comportato la sospensione lavorativa, la cassa integrazione e che comunque non colloca queste famiglie nell’esenzione da reddito isee inferiore ai 3000 euro. Non comprendiamo gli aumenti anche perché non c’è stata comunicata nessuna miglioria del servizio essenziale per le famiglie. Per dare ancor più forza a questa iniziativa potete contattare i vostri rappresentanti di classe che vi indicheranno a chi rivolgervi per firmare. L’unione fa la forza!!!!.
Quindi la petizione è partita, si cercano altri genitori che la firmano, perché i servizi li pagano tutte le scolaresche della città e vediamo se questa volta questi sonnolenti amministratori, raccolgono il grido di dolore sacrosanto lanciato da alcune mamme, perché è una protesta democratica e legittima che tutti, proprio tutti, dovrebbero sostenere.