Marchetti
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Dr. Marchetti, lei è il responsabile della IRIFIN, vuole raccontarci come e quando nasce la sua società?

«Nasce molti anni fa, esattamente nel 1983 quando, dopo un’esperienza in una importante agenzia immobiliare di Roma, ho deciso di aprire una mia atti- vità e così ho pensato di svolgere la mia professione a Palestrina»

Quindi per lei è stata la prima ed unica professione?

«Veramente, ad onor del vero, devo dire che, dopo essermi laureato, contemporaneamente all’attività di immobiliarista, ho insegnato matematica al liceo classico ed economia in istituti professionali».

Pertanto lei è stato anche professore, complimenti. E come mai poi la scelta di lasciare l’insegnamento per la professione di agente immobiliare?

«Perché, dopo aver svolto le due professioni per circa 7 anni, ho dovuto forzatamente fare una scelta ed ho scelto gente immobiliare perché è un lavoro più creativo che mi ha permesso di ed e risultati più ambiziosi avere ogni conoscere tanta gente giorno obiettivo dal punto di vista professionale ed economico. Inoltre scegliere questo lavoro mi ha dato l’opportunità di essere anche molto presente nel sociale: ad appena anni sono entrato in consiglio comunale, dove ho ricoperto la carica di Assessore all’Urbanistica, Commercio e Agricoltura, poi ho avuto una lunga esperienza di 15 anni nel Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Palestrina, dove ho ricoperto con onore l’incarico di Presidente del Comitato Esecutivo. Ma ora basta palare di me, parliamo del mercato immobiliare».

Si, certo, però è stato utile ascoltarla per avere un quadro completo della sua persona. Torniamo al suo lavoro, come sono stati i primi anni?

«La IRIFIN è stata la prima agenzia del nostro territorio e, inizialmente, è stato molto difficile far capire a tutti in cosa consisteva la nostra professione, poi, con il passare degli anni, e, soprattutto con l’avvento grandi marchi dei per me è stato molto più semplice ritagliarmi una gran fetta di mercato».

Ci parli ora dell’andamento del mercato immobiliare.

«Negli ultimissimi anni si è registrato un aumento delle compravendite in Italia, gli esperti sostengono che il mercato è tornato ad assestarsi a livelli non distanti da quota 580 mila nel 2018; questo aumento è stato essenzialmente dovuto all’ennesima riduzione della flessione dei prezzi registrata sia nelle città maggiori sia nelle città minori e sia in provincia. C’è da dire però che questa flessione dei prezzi è ora destinata a ridursi. Molto dipende comunque anche dal nostro governo».

Perché cosa prevede la legge di bilancio 2019 in merito al vostro settore

«L’attuale testo della legge di bilancio 2019 contiene pochissime novità positive per quanto riguarda il settore immobiliare. La prima riguarda la conferma degli incentivi fiscali sui lavori di ristrutturazione edilizia al 50-65%, Sono stati confermati poi al 50% gli incentivi per il bonus del verde e quelli che vengono definiti gli arredi in relazione alle unità oggetto di ristrutturazione, L’altro tema positivo per il settore anche se introdotto in maniera molto timida, è l‘introduzione della cedolare secca in relazione ai contratti di locazione ad uso diverso da quello abitativo».

Per il futuro quindi cosa ci dobbiamo aspettare?

«Quest’anno l’andamento del mercato immobiliare, laziale e nazionale, essere. Si prevede comunque una delle compravendite sui livelli del 2018».

Quale può essere secondo lei elemento di crescita?

«Ma, guardi, le dico che il mercato dei mutui è un altro punto cruciale data la disponibilità delle banche ad assecondare con la concessione di credito la voglia di casa degli italiani anche in condizioni reddituali
precarie. Per molti economisti l’espansione del mercato degli ultimi anni si deve principalmente alle erogazioni dei finanziamenti per l’acquisto di casa. Senza un diffuso ricorso all’indebitamento non
sarebbe stato possibile nella maggior parte dei casi colmare l’ingente Gap tra disponibilità patrimoniale e valori di mercato. Ora aspettiamoci che, se l’aumento delle compravendite legato alla maggiore facilità di ottenere mutui non è sostenuto da una reale crescita del valore del mattone, l’espansione del mercato immobiliare rischia di avere i giorni contati e comunque ad oggi tassi e mutui sono l’unico pilastro per le compravendite di immobili
».

Abbiamo visto che lei e la IRIFN ultimamente siete molto presenti sui social e sulla pubblicità, Perchè?

«Il messaggio che voglio trasmettere ai clienti è quello di far capire che noi siamo una società consolidata nel contesto dell’area prenestina, che esistiamo dal 1983 e che abbiamo venduto e sappiamo vendere immobili pignorati. Inoltre abbiamo la possibilità, grazie alla convenzione con i primari istituti di credito, di far avere ai nostri clienti il 100% di mutuo per l’acquisto della prima casa. Tutto ciò fa parte della professionalità acquisita e, ovviamente, è reale e documentabile».