Cari Lettori,
vi è capitato mai di pensare a come le idee ci inondino la vita?
A come il loro susseguirsi scandisca l’inesorabile trascorrere del tempo ed a quante volte abbiamo avuto il dubbio se magari la prima fosse la migliore, oppure se lo fosse la seconda perché oggetto di maggiore riflessione o, ancora, la terza…chissà!?
Abbiamo di che divertirci a rincorrerle ed a riconoscere la loro natura e/o la loro consecutività derivando, quest’ultimo aspetto, dalla logica che scaturisce dalla capacità raziocinante del nostro cervello che, in quanto ad idee, è come un vulcano in attività lavica.
Pensate, per esempio, a chi abbia un’idea “fissa”, oppure una “geniale” , oppure che non abbia proprio idea di come una situazione possa evolversi per averne scelta una piuttosto che un’altra…
Qualcuno può averne una “trovata per strada” e qualche altro può nutrire l’dea di “farla finita” perché assalito dai dubbi, dai problemi, dai dispiaceri e dalle delusioni: a quel punto sarà importante dapprima cercare e, poi, trovare un incrocio di equilibri perché la Vita è un dono inalienabile (come la libertà) e dobbiamo avere la capacità di trovare sempre un motivo per cui essa sia irrinunciabile non tanto per noi stessi, quanto per gli Altri (soprattutto quelli che amiamo) perché è negli Altri che si cela Chi la vita l’ha proposta.
L’errore più grande sarebbe quello di pensare che essa sia una cosa “nostra” che sia di esclusiva nostra competenza e nostra esclusiva discrezionalità: non dovremmo mai dimenticare che la Vita è un dono, non una proprietà.
Il dono ci è stato fatto non perché siamo bravi, belli o buoni ma perché lo diventassimo insegnando agli Altri, condividendola, quale sia la sua preziosità e quanto sia bello raccontare al Prossimo gli aspetti positivi delle nostre esperienze e, qualche volta, anche gli aspetti negativi che ci hanno aiutato a comprendere come le nostre azioni siano in grado di condizionare anche la vita sociale perché siamo più importanti di quanto abbiamo idea di essere.
Non bisogna mai temere di essere sé stessi, non bisogna mai nascondersi di fronte alle difficoltà: solo così potremo godere del piacere di conoscere la forza delle idee e costruire una Società migliore insieme con gli Altri e chi non si adeguasse, andrebbe aiutato a comprendere che le idee sono il sale della vita e che la vita è un’idea meravigliosa e che non ha importanza chi l’abbia avuta ma che è importante che l’abbia avuta.
Se potessi augurare al Genere Umano qualcosa, proporrei senz’altro, di farsi venire un’idea ancora più bella della vista stessa e, se fosse possibile, di riuscire nell’intento alla ricerca di orizzonti sempre nuovi laddove qualcuno si ostini, come si ostina, a delimitare confini.
Ho idea di avervi annoiato abbastanza ma non posso fare a meno di suggerirvene un’altra: guardiamo ai Bambini come al Futuro del Mondo e non solo perché diventino grandi di età ma facciamo in modo, con la libertà delle idee, che diventino Grandi a prescindere e perché possano andare oltre, ben oltre, quanto siamo stati capaci di fare noi: cultura, preparazione, formazione, informazione e …. idee!!!