Esce il secondo volume di “RaccontiAMO la Natura – In compagnia degli animali” di Sara Schiavella (Dei Merangoli Editrice, 2022).
Il primo volume è una raccolta di racconti per l’infanzia (e non solo) in cui i protagonisti diventano consapevoli dei cicli della vita e dello spazio circostante, prendendosene cura e riscoprendo le ricchezze della Natura.
In occasione della presentazione che si terrà domenica 2 ottobre presso il Castello Colonna, a Genazzano (RM), abbiamo incontrato l’autrice per conoscere qualche anticipazione.
La presentazione del libro si svolgerà in concomitanza con il VI concorso fotografico “Una cartolina, ricordo da… immagini dal mondo”, organizzato da Dino’s Photo e il Circolo Fotografico Aperture.
Sara, nella tua opera prima abbiamo conosciuto un piccolo detective, dei gemelli controcorrente, un’oliva chiacchierona e una bambina coraggiosa, chi sono i protagonisti di questa nuova storia?
Protagonisti indiscussi di questa nuova raccolta sono gli animali, come anticipa il sottotitolo. Essi hanno fattezze e comportamenti umani: parlano, studiano, lavorano, fanno amicizia. Sono antropomorfizzati e ricordano un po’ i personaggi presenti nelle favole di Esopo e Fedro. Ci saranno delle api, insetti laboriosi essenziali per la vita dell’uomo. Ma anche un gatto molto curioso, una pecorella diligente e un pettirosso che farà amicizia con un chicco di grano. E, infine, anche un altro animale di cui però non posso svelare di più.
Nel primo volume, ovviamente, al centro la Natura, ma anche un invito a lasciarsi meravigliare e amore per il sapere. Qual è il tema che contraddistingue e lega le due raccolte?
Il tema che lega le due raccolte è proprio questo: la voglia di meravigliarsi. Reputo il sapere fondamentale, così come la curiosità che deve essere quella molla che ci stimola a conoscere e approfondire tutto ciò che ci circonda. Inoltre, in entrambe le raccolte, la Natura fa da cornice, come ci suggerisce il titolo, ma vengono affrontate in modo poetico anche altre tematiche, come l’amicizia, il rispetto e il cambiamento.
Imparare divertendosi, per i bambini può fare la differenza?
Seguendo la scia del precedente volume, anche qui ho voluto inserire una frase in latino come esergo. Neanche a farlo apposta la mia scelta è ricaduta sull’antica espressione “Ludendo Docere”, che può essere tradotta con la frase “insegnare divertendo”. Durante i miei incontri con i bambini ho cercato di farli divertire con vari giochi (dal cruciverba alla caccia al tesoro) e in questa maniera sono riuscita a coinvolgerli in maniera più attiva. Perciò sì, per loro può fare decisamente la differenza. Inoltre, penso che associando un’attività didattica all’aperto con gli animali, o in generale a contatto con la natura, i più piccoli avranno un ricordo più bello e duraturo.