9 minuti

Gli eventi proseguono fino al 6 gennaio

Domenica 15 dicembre, complice una giornata di sole spettacolare, il centro di Cave, piazza Nassirya, si è trasformata in un angolo di magia natalizia, accogliendo tutti in un’atmosfera che ha saputo coniugare perfettamente tradizione, cultura e gusto. Dopo l’apertura ufficiale delle festività avvenuta il giorno dell’Immacolata, con la comunità raccolta e un’atmosfera di festa che ha caratterizzato il tradizionale incontro (clicca qui per rivedere l’iniziativa nel videoservizio di Monolite Notizie), la stessa piazza è palcoscenico naturale dove proseguono gli eventi che rendono unico il Natale a Cave, tra le deliziose casette di legno che evocano il fascino degli scenari tirolesi, tipici dei mercatini natalizi.

Tra luci colorate e tanti stand lungo il viale della passeggiata che arriva oltre la Biblioteca di Cave il pubblico si è divertito passeggiando tra le varie esposizioni e salendo sul trenino allestito in chiave “Christmas Time” come recita il manifesto generale del Natale 2024 a Cave, collaborazione in sinergia tra Comune e Pro Loco, coinvolgendo tante realtà.

In questa atmosfera il ricco calendario degli eventi per le festività ha visto una novità veramente gustosa: l’iniziativa dedicata al Panpepato, re delle tavole di questo periodo, nella versione di Cave realizzata dalle abili mani di ben otto produttori locali che hanno offerto lo squisito dolce a tutto il pubblico dei visitatori. Una novità che ha riscosso apprezzamento e che gli organizzatori promuovono nell’ambito del progetto dedicato alla valorizzazione dei prodotti del territorio. Espressione di un’antica ricetta, tratta da Anagni ma rivisitata con l’estro cavense, il Panpepato si è mostrato orgoglioso di essere assaggiato in diverse varianti. Con più cioccolato per i più ghiotti, senza canditi o senza uvetta per alcuni “puristi”, dal sapore intenso per chi ama le spezie, con un gusto più accentuato di miele per i buongustai, ma sopratutto impastato con tante croccanti noci, nocciole e mandorle poi dorato oppure biscottatoogni panpepato di Cave ha saputo distinguersi con le proprie peculiarità. Poi, si sa, i gusti sono soggettivi ma più di qualcuno ha fatto il bis, mostrando un sincero apprezzamento. Per tutto il pomeriggio c’è stato un viavai di degustazioni offerte da graziose ladies all’interno delle casette dai toni caldi che riportano a quelle del nord Italia ma con temperature, dalle nostre parti, assolutamente più gradevoli, che incoraggiano prolungate piacevoli soste.

Tra un assaggio e un brindisi, il pomeriggio è stato caratterizzato dalle degustazioni e dall’illustrazione dei prodotti esposti in una carrellata di invitanti porzioni. Il dolce, che affonda le sue radici in un’antica ricetta originaria di Anagni, nel tempo è stato rivisitato con l’estro e la maestria cavense, portando sulle tavole delle varianti in grado di soddisfare tutti i palati. Più cioccolato per i più golosi, senza canditi per chi predilige il gusto più puro, un sapore ricco di spezie per chi ama i toni decisi, o con un accento di miele per coloro che trovano irresistibile assaporare miele artigianale. Ogni versione ha saputo distinguersi per le sue peculiarità, regalando a tutti i partecipanti un’esperienza sensoriale indimenticabile. E come accade per ogni tradizione che si rispetti, più di qualcuno ha fatto il bis, segno di un apprezzamento sincero per un dolce che non ha mai smesso di raccontare la storia di Cave. L’iniziativa dedicata al Panpepato si inserisce perfettamente in questo contesto, proponendo un invito a riscoprire il valore delle tradizioni senza mai perdere di vista le sfide del futuro. In un mondo che corre sempre più veloce, eventi come questo sono un’opportunità irrinunciabile per valorizzare ciò che rende unico il nostro patrimonio culturale e gastronomico. E Cave, con il suo spirito accogliente e la sua ricca tradizione, è il luogo ideale per celebrare questa fusione di passato e futuro, portando in tavola un simbolo storico delle nostre terre, che racconta la storia di un’arte dolciaria che si tramanda da generazioni.

Il Panpepato, con la sua lucentezza dorata e il suo profumo inebriante, è anche un frammento di storia, un ricordo delle stagioni che passano, ma anche un atto di amore che si esprime attraverso ingredienti di qualità, come mandorle, noci, miele, cioccolato e spezie, che si uniscono per creare una sinfonia di sapori. Un dolce che, nella sua versione cavense, celebra il legame con le radici e la tradizione, come suggerisce anche il suo nome, che richiama la papalina, il copricapo del Papa a cui la comunità rendeva omaggio proprio con questo dolce. Ma c’è anche un’altra tradizione parallela che traccia le origini del Panpepato cavense: il PanPrincipe, un dolce che, nel Medioevo, veniva realizzato come dono ai Principi Colonna, signori di Cave.

L’evento, opportunità per scoprire i tesori enogastronomici e artigianali della tradizione, è stato anche un’occasione per vivere la bellezza e la convivialità tipiche del periodo natalizio, il tutto immersi in un’atmosfera che mescola passato e futuro. Il pubblico ha accolto l’opportunità con entusiasmo e interesse. Presenti diverse autorità locali, tra cui molti esponenti del’Amministrazione di Cave come l’Assessore alle Attività Produttive Manila Baracoccoli, il Presidente del Consiglio Comunale avv. Gianluca Chialastri, il Presidente dell’Associazione Rete d’Impresa di Cave avv. Emilio Manni, l’avv. Valentina Maggi, docente in Diritto Commerciale e Agroalimentare presso l’Università S.Raffaele di Roma.

Le casette di legno, che ancora oggi animano Cave e saranno aperte in occasione degli eventi delle festività, sono diventate il cuore pulsante del Natale cavense, offrendo non solo dolci e prelibatezze, ma anche oggetti artigianali che raccontano storie di passione e dedizione.

Un’occasione unica per immergersi nel “sapori” e nei “saperi” della tradizione, riscoprendo prodotti locali che parlano di un patrimonio culturale che affonda le sue radici nel passato ma guarda con fiducia al futuro. Tra i gadget-novità dell’edizione Natale 2024 la “Tombola delle Nommere” della Città di Cave in dialetto cavense che sarà protagonista della serata del 21 dicembre ore 20:00 (cena e tombola) presso la palestra delle Scuole Medie di Cave grazie ad un interessante progetto che ha coinvolto gli alunni del Liceo Artistico Matisse di Cave. Sabato ci sarà Daniele Reitelli, come tutti lo chiamano affettuosamente Danielone, a tirare i numeri della tombola che promette di essere un successo assoluto quanto a divertimento.  L’iniziativa della Tombola in dialetto è un progetto a cura dell‘Assessore al Commercio Manila Baracoccoli e dell’Assessore alle Politiche Giovanili Simone D’Aversa. Per aderire alla cena contattare 3341227239.

Le casette di legno, allestite come piccole botteghe artigianali e gastronomiche, continueranno ad animare il centro cittadino, proprio davanti al Comando dei Vigili Urbani, luogo simbolo della comunità cavense. Qui, tra luci soffuse e profumi di dolci e prelibatezze locali, tutti i visitatori hanno l’opportunità di fare un avvincente viaggio nei “sapori” e nei “saperi” della tradizione. Un richiamo alle radici del territorio che si fonde perfettamente con l’approccio innovativo della manifestazione, pensata non solo per far conoscere i prodotti tipici, ma anche per stimolare la riflessione sul futuro del nostro patrimonio culturale e gastronomico. Per conoscere tutti gli eventi del “Christmas Time” a Cave consultate il nostro articolo: cliccando su questo link.

Una domenica pre-natalizia a Cave che ha mostrato il valore delle tradizioni da riscoprire, un patrimonio da custodire e trasmettere alle generazioni future che, insieme ad una fettina di Panpepato, assaporeranno anche il gusto di conoscere ricette antiche che sanno di casa, radici e festa. Si ringrazia per la gentile concessione della foto in copertina Dino’S Photo.

Alessandra Battaglia