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Il 30 ottobre 2024, il Caffè Letterario Horafelix di Roma ha ospitato la presentazione del secondo libro di Davide Mancori, intitolato “Expiatio”. Testo dai tratti accesi ed enigmatici quello dell’autore, noto cinematographer con oltre 50 film all’attivo e parte di una “dinastia del Cinema”, i Mancori, appunto, con Sandro, il padre, e Alvaro, lo zio, all’epoca legato ai celebri Studi della Elios. Davide Mancori, con un passato da DJ negli anni ’80 sotto l’alias Devil Dee, ha condiviso con il pubblico la sua nuova opera, che segue il grande successo ottenuto con ” Tre mani di Cinema”, scritto insieme a Giovanni Lupi. Quest’ultimo era una celebrazione della storia del cinema italiano, arricchita da fotografie inedite, mentre “Expiatio” segna un cambiamento narrativo profonda e per alcuni aspetti spiazzante. Se “Tre mani di Cinema” è un libro visivamente stupendo da sfogliare -perché procede come una raffinata raccolta di grandi fotografie in bianco e nero che sono accompagnate da un racconto affascinante-, “Expiatio” già dal titolo suona come un presagio, ha una narrazione serrata e dai toni in climax verso aspetti sempre più inquietanti e a tinte molto forti. In copertina “Expiatio” mostra una immagine che è l’emblema del contenuto anche nei colori. Comun denominatore tra la prima presentazione di “Expiatio”  -con  la partecipazione di una folta platea di appassionati e addetti ai lavori, inclusi numerosi nomi del cinema italiano, come Franco Nero, Enzo G. Castellari, Claudio Simonetti, Olga Bisera e Pippo Franco- e questa seconda tappa presso la Libreria Horafelix è stato il sold out. In sala, oltre ai tanti amici di Davide Mancori, anche all’Horafelix era presente Rollo Martins alias Roberto Campili, nato artisticamente ad inizio anni ’80, molto apprezzato come sceneggiatore ma anche disegnatore di comics, vignettista e illustratore di libri e riviste. 

Il suo contributo alla stesura del libro “Expiatio” è stato determinante, 

sottolinea Davide Mancori.

L’evento è stato condotto dalla scrivente Alessandra Battaglia ed animata da un dialogo tra l’autore e altri due giornalisti: Davide Iannuzzi e Francesco Romano, che hanno esplorato le tematiche e le peculiarità del romanzo. Ad amplificare l’atmosfera immersa è stata la splendida voce interpretativa di Anita Madaluni che ha letto diverse pagine del romanzo rendendo l’evento una narrazione dai toni sconvolgenti, al limite tra realtà, finzione e ricostruzione del quadro storico matriarcale. Anita Madaluni dichiara:

“La capacità della scrittura sta proprio nel trascinare ed inghiottire anche la voce interprete, e quindi i personaggi ai quali ho solo acceso un microfono hanno fatto tutto loro utilizzando la mia voce come una radio perché la scrittura (di Davide Mancori -n.d.r.) aveva già creato la giusta impalcatura affinché il personaggio il suo vissuto e tessuto interiore arrivasse a tutti.

E  dunque ringrazio l’autore”.

“Expiatio” infatti è un romanzo che abbandona il terreno documentaristico di “Tre mani di Cinema” per addentrarsi in un territorio più oscuro e introspettivo. La trama ruota attorno alla figura di Italo, un personaggio ispirato a una persona reale che Davide Mancori ha incontrato durante le riprese di un film e che è diventato suo confidente. La storia si dipana attraverso flashback e ricordi, trasportando il lettore in un viaggio che attraversa luoghi e situazioni realmente vissuti dall’autore, ma con un’atmosfera di crescente tensione e inquietudine caricata di significati “altri” dalla vicenda personale di Italo. Le atmosfere del racconto sono fortemente influenzate dal mondo del cinema, con richiami a set e location che l’autore ha conosciuto nel corso della sua lunga carriera. Allo stesso modo quegli ambienti così distanti nel mondo vengono collegati in una chiave di lettura che trasporta il lettore ad esplorare uno stile di vita diametralmente opposto a quello occidentale, improntato al patriarcato.

Il protagonista, Italo, si trova a fare i conti con un misterioso viaggio interiore, spinto dalla ricerca di una verità tanto oscura quanto affascinante. Il termine “expiatio”, che nel contesto religioso evoca il concetto di espiazione dei peccati, assume nel romanzo un significato più complesso, legato a un percorso doloroso e trasformativo che coinvolge non solo il corpo, ma anche lo spirito. In realtà la sofferenza fisica è un medium per ottenere un transfert su un piano completamente diverso dell’esistenza. Chiaramente, al di là delle pratiche descritte, le tematiche affrontate hanno carattere  universale sia per la ricerca di identità e quella filosofica di senso dell’esistenza, sia per il desiderio di evolversi attraverso la ricerca interiore. Nel corso della presentazione infatti, Mancori ha spiegato che Expiatio è un’opera che indaga temi universali, come la dicotomia tra il patriarcato della società occidentale e le realtà matriarcali di villaggi remoti. Questi ultimi, come quelli della Patagonia o delle terre del Moso in Cina, diventano il teatro di riti tribali e pratiche esoteriche che sfidano ogni nostra convenzione culturale. La narrazione esplora un cammino doloroso e catartico, che tocca corde intime e scabrose, ma che, nel contempo, suggerisce una ricerca di equilibrio e di riconciliazione con sé stessi e con l’universo.

Mancori ha condiviso con il pubblico che la struttura del libro è volutamente complessa, in quanto ogni dettaglio, ogni simbolo, ogni flashback si incastra perfettamente nel corso della narrazione, creando un meccanismo delicato ma potente che trascina il lettore in un vortice di emozioni contrastanti. La fine del libro, che riporta alle origini della storia, è destinata a spiazzare e a lasciare il lettore con un senso di inquietudine e di riflessione profonda. L’autore non è nuovo al mondo della scrittura: oltre al suo impegno nel cinema, Mancori è anche insegnante di cinematografia all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e tiene masterclass in Università di Bucarest e Manila. La sua esperienza internazionale e la sua carriera di direttore artistico per l’Associazione Italiana dei Cineoperatori (AIC) si riflettono nella profondità e nella cura con cui costruisce ogni pagina di Expiatio.

La serata si è conclusa con un brindisi al Caffè Letterario Horafelixgestito da Maurizio Messina, un luogo di Roma che da sempre ospita eventi di alto profilo culturale, consolidando la sua reputazione come punto di riferimento per gli amanti della letteratura e del cinema a Roma. L’incontro ha dato anche l’opportunità ai partecipanti di acquistare una copia del libro, che promette di affascinare chiunque sia in cerca di una lettura intensa, provocatoria e dallo stile narrativo ricco di sfumature cinematografiche.

Tra le pagine di “Expiatio” si intravvede anche un altro volto di Mancori: quello associato alla gioventù come Devil Dee, l’iconico DJ degli anni ’80 che ha fatto la storia della musica dance romana e non solo. Oltre alla sua attività di scrittore e cinematografo, Mancori negli ultimi anni è tornato alla consolle, rivivendo la magia dei vinili e della musica elettronica di un tempo. Questo alter ego musicale aggiunge un ulteriore strato alla sua poliedrica personalità, che si esprime attraverso diverse forme di arte e cultura. E infatti nel libro non mancano canzoni e citazioni musicali che ne tracciano una particolare colonna sonora.

Con “Expiatio”, Mancori ha fatto un ulteriore passo nella sua carriera di autore, arricchendo il panorama letterario con un’opera che non mancherà di lasciare il segno per la sua intensità e la sua capacità di scuotere le coscienze. Un racconto che, come il cinema da cui proviene, cattura e coinvolge, spingendo il lettore a riflettere sui temi più profondi della vita, della sofferenza e della ricerca di redenzione.

Alessandra Battaglia